Correlazione tra Pilates e mal di schiena

La disciplina del Pilates possiamo definirla come l’unione di antichi principi che troviamo nelle arti orientali, negli studi anatomici, nei metodi di allenamento tra Greci e Romani e nei moderni principi che hanno evoluto questo metodo avvicinandolo ai concetti posturali.

Pilates (fondatore di questo metodo) aveva scelto questi come principi base: Concentrazione, Controllo, Baricentro, Fluidità dei movimenti, Precisione e Respirazione.

Il metodo Pilates negli anni ha subito un’evoluzione molto interessante, che lo ha portato sempre più vicino ai moderni concetti posturali. I principi base del Pilates sono stati tradotti tenendo presenti varie tematiche biomeccaniche e queste vengono applicate, se conosciute a dovere, nella pratica di ogni esercizio.

Oggi i punti fondamentali riguardano la posizione, statica e dinamica, della colonna vertebrale, dei cingoli pelvici e scapolari e dei rapporti tra loro.A questo si aggiunge l’influenza funzionale che deriva dalla respirazione e dall’ atteggiamento” della gabbia toracica.

PRINCIPI DELLA RESPIRAZIONE

Il respiro, azione di vitale importanza da cui dipende ogni aspetto della nostra vita e che da questa è influenzato, interagisce con l’azione muscolare della parete addominale. Se queste azioni non sono ben integrate possono entrare in contrasto e diminuire l’efficienza del nostro muoversi nello spazio. E’ un’attività a cui normalmente non prestiamo molta attenzione e facciamo in modo naturale.

La respirazione nel Pilates invece, ne è una componente importante. Il ruolo fondamentale è quello del diaframma. La conoscenza e il controllo della dinamica del diaframma cambia drasticamente l’efficacia e l’efficienza della respirazione.

I vari esercizi insegnano a respirare nel modo corretto, distribuendo l’aria inspirata in tutti i territori polmonari, anche durante lo sforzo muscolare, mantenendo l’efficienza del respiro, da cui dipende l’ossigenazione dei tessuti, senza che il movimento stesso ne sia intralciato da una eccessiva contrazione della muscolatura inspiratoria accessoria o di quella addominale.

Questo tipo di respirazione previene il blocco funzionale del rachide cervicale e del cingolo scapolare ed inoltre permette la permanenza di un buon tono basale e una buona contrazione della muscolatura addominale.

Questa, che Pilates chiamava “The Power House” ovvero la casa della forza, ci richiama ai principi di tante discipline orientali che basano l’efficacia di ogni movimento sulla stabilità dell’addome e del cingolo pelvico, dove viene localizzato idealmente il nostro baricentro. Di conseguenza si evita un sovraccarico della muscolatura posteriore, della colonna, che ne risulta protetta.

RUOLO DEL BACINO E DEL CINGOLO SCAPOLARE

In stazione eretta e durante l’esecuzione degli esercizi, il bacino dovrebbe mantenere la posizione il più conforme a quella fisiologica, e lo stesso principio vale ovviamente anche per la colonna vertebrale.La presenza di una curvatura a livello lombare, “lordosi” è assolutamente normale. La patologia è uno scostamento da questa posizione sia in anteroversione, che accentua la lordosi, sia in retroversione.

La posizione ideale, dal punto di vista posturale, è quella del ”neutro”: la parola stessa ci fa immediatamente capire l’assenza di preponderanza di un certo gruppo muscolare sugli altri, e l’equilibrio tra le masse muscolari e la giusta premessa per un movimento fluido e senza inutile dispendio energetico.

I vari esercizi tendono ad allenare la muscolatura dei vari strati della parete addominale, la muscolatura del bacino in equilibrio con quella posteriore e paravertebrale. Il risultato è l’aumento di elasticità e di forza dell’intero sistema, una prevenzione di anomalie posturali e perciò della sintomatologia lombalgia e delle discopatie lombari.

Altro punto fondamentale è il controllo del movimento del cingolo scapolare, della sua mobilizzazione e stabilizzazione. Qualora ciò non venisse fatto la conseguenza più frequente è il sovraccarico del trapezio, del romboide e degli altri muscoli cervicali.

L’unione di queste componenti ci permettono di alleviare e persino risolvere patologie che interessano il classico Back Pain; se interiorizzate permettono al paziente di saper gestire il proprio corpo onde evitare di ritornare su vizi posturali che possono scaturire problematiche riguardanti la schiena.

Quindi Pilates ci fa stare bene, ci fa percepire il nostro corpo in modo differente, più leggero, meno contratto e ci protegge aiutando a prevenire la più frequente patologia del secolo: il “mal di schiena”.

E’ superfluo, a questo punto, ribadire che il Pilates deve essere lasciato in mani esperte: solo così, conoscendolo nei particolari e praticandolo con tutti gli attrezzi che Pilates stesso ha ideato, è possibile ottenere tutti i benefici che, a buon titolo, può promettere.

Fonte: Chiara Bernardi, Marzo 2020